Obiettivi formativi

Il CdL in Medicina e Chirurgia in lingua italiana, definito Golgi, ha per obiettivo generale quello di abilitare un medico generico con una solida preparazione scientifica, professionale ed etica, che consenta un approccio personalizzato al paziente ed un approccio multidisciplinare e integrato alla gestione della salute della comunità, anche in contesti di elevata complessità clinica e di sempre mutevoli esigenze culturali.

L'organizzazione, il funzionamento e i risultati del CdL saranno sottoposti a valutazione continua di qualità: il processo di valutazione, nel quale saranno coinvolti sia gli studenti che i docenti, comporta ed è finalizzato ad una revisione costante e ad un aggiornamento continuo del curriculum.

Il conseguimento della laurea abilitante in Medicina e Chirurgia, con il superamento della prova finale, è abilitante all’esercizio della professione di Medico Chirurgo in virtù dello svolgimento del sopracitato tirocinio pratico-valutativo.

Allo studente sarà fornita una solida e continuativa esperienza in ambiente clinico, sia ospedaliero che territoriale, per garantirgli non solo la confidenza necessaria per la gestione delle problematiche cliniche del paziente, ma anche la capacità di relazionarsi a lui ed ai suoi familiari con chiarezza e spirito di servizio, adottando le idonee strategie comunicative, cosciente del valore interattivo della comunicazione e dell'importanza dell'attitudine all'ascolto. Una rigorosa educazione alla formazione permanente sarà richiesta per conferire allo studente la flessibilità e la disponibilità culturale idonee ad operare nella complessità della società moderna, in cui sono costantemente mutevoli l’evoluzione del pensiero ed il ruolo del medico, e a recepire i mutevoli bisogni di salute della popolazione, anche alla luce dell’invecchiamento della popolazione e di una società sempre più multietnica.

La missione specifica del CdL in Medicina e Chirurgia Golgi è finalizzata allo sviluppo della “competenza professionale” e dei “valori della professionalità” ed è fondata sull'importanza dell'integrazione dei seguenti paradigmi: curare la malattia, prendersi cura dell'essere umano, garantire la complessità della cura e dell’assistenza.

Tale missione specifica è pertanto volta a formare e ad abilitare un medico, ad un livello professionale iniziale, che possieda: 1) una visione multidisciplinare, interprofessionale ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia; 2) un'educazione orientata alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute nell'ambito della comunità e del territorio; 3) una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto sulla malattia, ma, soprattutto, sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche, nella sua specificità di genere e di popolazione e inserito in uno specifico contesto sociale; 4) la capacità di comunicare ed interagire in maniera efficace con tutti gli interlocutori coinvolti nel percorso di cura del paziente (colleghi, infermieri, assistenti sociali, ecc.); 5) le conoscenze dei principi alla base della sostenibilità nella professione medica; 6) sicurezza e consapevolezza delle proprie capacità, nonché di conoscenza dei contesti sanitari nei quali egli si troverà ad operare derivate da esperienze formative, sia in ambito ospedaliero che territoriale; 7) la disponibilità all’assunzione delle proprie responsabilità, al riconoscimento dei propri limiti e all'accettazione dello stress generato da situazioni particolarmente gravi; 8) esperienza di lavoro in gruppo e capacità di valorizzazione delle competenze professionali dell'equipe in cui opera.

Obiettivo principale del CdL è riconoscere e garantire la centralità dello studente nel processo formativo, e a lui verrà garantita una preparazione non inferiore agli standard qualitativi oggi considerati necessari in ambito nazionale e internazionale.

Lo studente sarà indirizzato verso una costante e profonda attenzione agli aspetti umani della salute e della malattia, dovrà sviluppare la capacità di affrontare i problemi medici secondo una mentalità e una metodologia scientifica maturate anche attraverso la partecipazione personale a progetti di ricerca.

Nel progetto didattico del CdL in Medicina e Chirurgia è proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e trasversale tra: 1) le scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica, della biologia molecolare e della genetica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale; 2) la conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia anche in un'ottica di genere; 3) la pratica medica clinica e metodologica, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, e ad acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina; 4) le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico; 5) l'acquisizione della metodologia scientifica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di genere.

Sarà garantita la coerenza tra gli esami e gli obiettivi di apprendimento; in particolare, gli obiettivi di tipo cognitivo saranno preferenzialmente valutati secondo prove oggettive, scritte, opportunamente integrate da colloqui finalizzati alla valutazione della capacità di ragionamento dello studente. Il raggiungimento degli obiettivi di tipo relazionale e gestuale saranno invece valutati secondo modalità obiettive di rilevamento, ad esempio durante i tirocini professionalizzanti.

I risultati di apprendimento attesi sono qui definiti integrando i Descrittori europei (5 descrittori di Dublino) con quanto proposto dall' Institute for International Medical Education (IIME), Task Force for Assessment, e da “The TUNING Project (Medicine) – Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe”.

Gli obiettivi sono coerenti con quanto indicato dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei Consigli Didattici di Medicina e Chirurgia (http://presidenti-medicina.it/)